Scadenza fiscali Decreto Agosto e "finta proroga"

IMPORTANTE

Oggi 16 agosto siamo ancora qui perchè purtroppo quest'anno non ci hanno lasciato un attimo di respiro ed abbiamo ritardato le nostre ferie sapendo che il 15 agosto sarebbe stato pubblicato i ìn Gazzetta Ufficiale un "ENNESIMO" Decreto che purtroppo non porterà a nulla se ulteriore "CONFUSIONE".

Il nostro mestiere comunque è quello di starVi accanto e provare a spiegarvelo prima degli altri.

Decreto agosto, proroga scadenze fiscali e rinvio tasse.

Purtroppo le parole del Presidente Conte in conferenza stampa sono state completamente errate e le tasse a saldo non sono state affatto rimandate

Cosa invece è scritto veramente nel Decreto?

Cosa pagare nel 2020 e quali sono i versamenti che slittano al 2021?

Dopo la messa a disposizione del testo definitivo del decreto agosto, riepiloghiamo quelle che sono le novità, dalla scadenza secondo acconto delle imposte sui redditi 2020 fino ai versamenti IVA, Irpef e INPS sospesi.

Per le tasse sospese durante il lockdown, cioè le ritenute Irpef, l’IVA ed i contributi INPS di marzo, aprile e maggio, resta ferma la scadenza del 16 settembre 2020, ma l’importo dovuto potrà essere saldato fino al 2021.

La metà del totale delle imposte sospese potrà essere pagata fino a 4 rate, a decorrere dal 16 settembre 2020. Il restante 50% potrà essere versato dal 16 gennaio 2021 e fino ad un massimo di 24 rate mensili.

Il decreto agosto, approvato durante il Consiglio dei Ministri dell’8 agosto 2020, proroga anche i versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi, ma solo per quel che riguarda il secondo acconto del 30 novembre e solo per i soggetti che hanno subito danni economici.

A fronte delle numerose novità, vediamo quali sono le tasse da pagare nel 2020 e quali i rinvii e le proroghe al 2021 previste dalla nuova manovra economica estiva.

Rinvio tasse nel decreto Agosto: cosa si paga nel 2020

Una parte corposa del decreto agosto è legata alle scadenze fiscali: cittadini e aziende hanno la necessità di prendere respiro, e visti i problemi legati al lavoro (e alla cassa integrazione) è necessario ripensare a tutto il calendario degli appuntamenti col Fisco.

Nel provvedimento varato in data 8 agosto 2020 viene consentito di pagare a rate i versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza (ovvero quelli di marzo, aprile e maggio).

Le tasse sospese nei mesi del lockdown non andranno più saldate entro la fine del 2020 ma in due anni.

La prima scadenza da tenere a mente resta quella del 16 settembre 2020, data entro la quale si dovrà versare il 50% del totale dell’importo dovuto ovvero la prima delle quattro rate mensili, da calcolare sempre sulla metà di IVA, ritenute Irpef e contributi INPS sospesi.

Non cambiano le scadenze della pace fiscale: il 10 dicembre 2020 è il termine per versare il totale delle rate dovute nell’anno per rottamazione ter e saldo e stralcio.

Rinvio tasse nel decreto Agosto: cosa si paga nel 2021: 50% di ritenute Irpef, IVA e contributi INPS

Il restante 50% di ritenute Irpef, IVA e contributi INPS potrà essere versato nel 2021.

Nel decreto agosto si prevede che il versamento del restante 50% di imposte sospese possa essere pagato a partire dal 16 gennaio 2021, ed in un massimo di 24 rate mensili di pari importo. In sostanza, si potrà dilazionare il pagamento della somma dovuta fino al 2022.

Ovviamente, non si applicheranno sanzioni ed interessi e, specifica il decreto, non si potrà richiedere il rimborso di quanto già versato.

Decreto agosto, proroga del secondo acconto del 30 novembre 2020: ecco chi paga nel 2021

Infine, il decreto di agosto prevede la proroga del secondo acconto delle imposte sui redditi. La scadenza del 30 novembre 2020 per pagare la seconda o unica rata di acconto slitta 30 aprile 2021 per i soggetti ISA ed i forfettari.

La proroga, però, riguarda solo i contribuenti che hanno subito una diminuzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

La norma sulla proroga del secondo acconto di Irpef ed Ires avrà però una portata limitata: già a regime le imprese con cali significativi di fatturato calcolano l’importo del secondo acconto in base al debito effettivo.

PURTROPPO Non c’è invece nel decreto agosto la proroga generalizzata delle imposte al 30 settembre 2020: il versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 segue i termini ordinari, senza la tanto richiesta moratoria su sanzioni ed interessi.

Lo staff

 

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